Il solo regime ABVD versus radioterapia nel linfoma di Hodgkin di stadio limitato
Il trattamento con chemioterapia più terapia radiante è efficace nel controllare il linfoma di Hodgkin non-voluminoso di stadio IA o IIA nel 90% dei pazienti, ma è associato a decessi tardivi legati al trattamento.
La chemioterapia da sola potrebbe migliorare la sopravvivenza poiché è associata a un numero minore di mortalità tardiva
In uno studio, 405 pazienti con linfoma di Hodgkin non-voluminoso precedentemente non-trattati di stadio IA o IIA sono stati assegnati in maniera casuale a Doxorubicina, Bleomicina, Vinblastina e Dacarbazina ( ABVD ) da sola o a trattamento con terapia di radiazione nodale subtotale con o senza terapia ABVD.
I pazienti nel gruppo solo ABVD, con profilo di rischio favorevole e sfavorevole, hanno ricevuto da 4 a 6 cicli di ABVD.
Tra i pazienti assegnati a terapia radiante nodale subtotale, quelli con un profilo di rischio favorevole hanno ricevuto radioterapia nodale da sola e quelli con un profilo di rischio sfavorevole hanno ricevuto 2 cicli di ABVD più terapia di radiazione nodale subtotale.
L’endpoint primario era la sopravvivenza generale a 12 anni.
La lunghezza mediana del follow-up è stata di 11.3 anni.
A 12 anni, Il tasso di sopravvivenza generale è stato pari al 94% tra i pazienti trattati con sola ABVD, rispetto a 87% tra quelli in trattamento con terapia radiante nodale subtotale ( hazard ratio per decesso con ABVD da sola, HR=0.50; P=0.04 ); i tassi di libertà da progressione della malattia sono stati 87% e 92% nei due gruppi, rispettivamente ( hazard ratio per progressione della malattia, HR=1.91; P=0.05 ) e i tassi di sopravvivenza libera da eventi sono stati 85% e 80%, rispettivamente ( hazard ratio per evento, HR=0.88; P=0.60 ).
Tra i pazienti assegnati in maniera casuale ad ABVD da sola, 6 sono deceduti per linfoma di Hodgkin o per una complicanza precoce del trattamento e 6 sono deceduti per un’altra causa; tra i pazienti trattati con radioterapia, 4 decessi sono risultati legati a linfoma di Hodgkin o effetti tossici precoci del trattamento e 20 sono risultati legati a un’altra causa.
In conclusione, tra i pazienti con linfoma di Hodgkin, la terapia con ABVD da sola, rispetto a un trattamento che include terapia radiante nodale subtotale, è risultata associata a un maggior tasso di sopravvivenza generale dovuto a un minor tasso di decesso da altre cause. ( Xagena2012 )
Meyer RM et al, N Engl J Med 2012; 366: 399-408
Emo2012 Onco2012 Farma2012